I predatori stavano cercando le band perdute. Il rumore
della città nascondeva la loro musica. I predatori sapevano muoversi, ma la
melodia era chiusa ermeticamente da porte imbottite, in luoghi nascosti,
invisibili agli umani. Quei sognatori si
erano nascosti dietro quelle pesanti porte imbottite, chiuse da enormi maniglie
di acciaio, come porte di frigoriferi di un macello. Erano rinchiusi in scrigni
impenetrabili. Gli Hiddenband Predators si muovevano silenziosi, le band della
città sapevano che da un momento all’altro i predatori sarebbero potuti entrare
nella sala polverosa per liberare il loro suono. Qualsiasi suono ha la sua
storia, e ogni racconto è cibo per gli Hiddenband Predators. Chi ha il coraggio
di aprire lo scrigno insonorizzato, chi ha il coraggio di uscire allo scoperto
e dare in pasto ai predatori il suo suono? Troppo tardi sono già lì, vi hanno scoperto.
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